Per i muri (e non solo) di tutta Italia impazzano le dichiarazioni d’amore sgrammaticate tanto che su Facebook da tempo è stata dedicata loro una pagina dal titolo “Amori grammaticalmente scorretti”. Si tratta di una raccolta di foto che immortalano alcune delle dichiarazioni d’amore più scorrette che sono apparse sui muri di tante città.
Tra le tantissime finite in rete, ne abbiamo selezionate alcune tra le più divertenti che abbiamo diviso in piccoli capitoli.
Primo capitolo: l’acca, una lettera così sconosciuta… Ci va? Non ci va? Difficile azzeccarci…
E poi, guardate questa variante… e se l’acca la mettessi in mezzo? Ahi!!!
Eh già, l’amore finito fa male….
E che dire dell’apostrofo? Si lo stesso apostrofo di colore rossa tra le parole ti amo che simboleggiava il bacio secondo Edmond Rostand. Quando si mette? Qui si trova al classico posto sbagliato nella parola sbagliata…
Ma l’acca non è la sola lettera di cui si ignora l’uso… che ne dite della “z”?
Se davvero una persona non può vivere senza un’altra, muore! Voce del verbo morire…
Una dichiarazione sbagliata con la vernice si può cancellare, il guaio è quando lo sfondone è impresso in maniera indelebile sulla pelle!
Amore mio! Mon amour!!!!
Sempre in tema di francesismi…. Je t’aime!!!!!
Torniamo in Italia. Sulla scia del grande successo dei libri e dei film di Federico Moccia ci si è tanto ispirati, dai lucchetti in poi…
Tre metri sopra il cielo? Una zona troppo affollata! Meglio salire più su…
Stanche di essere trascurate dai vostri mariti? Chiamate quest’uomo… indoviniamo la sua professione: salumiere???
Concludiamo con la cosa più straziante: gli amori impossibili!!!!! Quando gli ostacoli sono insormontabili…